MACFRUT, CON ILIP IL PACKAGING È SOSTENIBILE E CIRCOLARE

Limitare l’impiego della materia prima vergine, ridurre le grammature, sostituire i coperchi con la termosaldatura e i pad in microbolle con quelli in carta sono solo alcune delle innovazioni dei packaging per l’ortofrutta dell’azienda bolognese per abbattere l’impatto ambientale della plastica.

Valsamoggia (BO) xx aprile 2023 – Anche quest’anno ILIP conferma la propria partecipazione al Macfrut di Rimini, una delle più importanti manifestazioni internazionali dedicate al settore ortofrutticolo. Dal 3 al 5 maggio l’azienda bolognese presenterà al pubblico di operatori professionali l’ampio catalogo di soluzioni  per il packaging di frutta e verdura sia in plastica tradizionale che riciclata, progettate e sviluppate per essere ancora più sostenibili dal punto di vista sociale, economico e ambientale (Padiglione B3, Stand 115).

Le più recenti innovazioni dell’azienda sono state sviluppate nell’ottica di ridurre ulteriormente l’utilizzo di materia prima impiegata nel packaging, di offrire materiali rinnovabili in combinazione con la plastica per chi ne fosse interessato e di proporre nuove soluzioni per favorire la logistica e la conservazione dei prodotti più deperibili e delicati del reparto ortofrutta, come i piccoli frutti e le fragole. Tra esse il cestino B40 in R-PET, in cui il pad con microbolle di plastica è stato sostituito da un inserto in carta, e il cestino protettivo B40 Air Wave in R-PET, che grazie al fondo bombato ammortizza gli urti e non necessità di un pad sul fondo. Per il confezionamento della frutta premium ILIP propone inoltre ezy:split, il cestino ibrido in  PET riciclato e cartoncino. La combinazione dei due materiali consente una riduzione del 40-45%  della componente in plastica e ampie possibilità di personalizzazione della componente in cartoncino. Un ulteriore vantaggio di questo imballaggio è che risulta anche facilmente riciclabile dal momento che le due componenti sono completamente separabili.

ILIP è riuscita a dimostrare che con una corretta filiera di riciclo è possibile migliorare il profilo ambientale degli imballaggi in plastica: i cestini in R-PET dell’azienda sono il risultato del progetto T2T R-PET®, acronimo di Tray to Tray in R-PET, cioè sono realizzati con la materia prima seconda derivante dal riciclo di vassoi e bottiglie in PET e in R-PET post consumo. L’azienda rappresenta un esempio completo di closed loop, del ciclo chiuso, alla base dell’economia circolare, grazie all’appartenenza al Gruppo ILPA che integra verticalmente tutta la supply chain dell’R-PET, e vanta una capacità di riciclo installata di 60.000 tonnellate di bottiglie e contenitori per alimenti post consumo all’anno, di cui una buona parte viene utilizzata da ILIP per la produzione di nuovi imballaggi per alimenti.

Oltre che migliorare la sostenibilità dei propri imballaggi, ILIP ha anche investito per  incrementarne la capacità di conservazione dei prodotti ortofrutticoli confezionati. Grazie ai cestini termosaldabili Life+ e Life+ Bioactive, messi a punto con la collaborazione di università ed enti di ricerca, ha reso anche gli imballaggi in plastica “attivi”, cioè in grado di svolgere una funzione antimicrobica e antiossidante tale da prolungare la shelf-life della frutta fresca confezionata fino a 48 ore in più rispetto a un packaging equivalente non attivo. Inoltre, la termosaldatura consente di ridurre fino al 40% la materia prima necessaria alla realizzazione dell’intera confezione .

ILIP è da sempre consapevole del contributo che l’imballaggio apporta al miglioramento della sostenibilità della filiera agroalimentare. Dal punto di vista etico, sociale ed economico, proteggendo l’integrità del cibo e garantendo le condizioni di conservazione ottimali, come una corretta traspirazione, si rallentano i processi naturali di deperimento e si favorisce una maggiore shelf life, aumentando le opportunità di consumo di alimenti sani e sicuri e riducendo gli sprechi alimentari. Ciò si traduce anche in un vantaggio economico per le aziende che migliorano la propria redditività. Al contempo il packaging, senza pesare troppo sul prezzo al consumo del prodotto, deve possedere anche delle caratteristiche meccaniche tali da consentire l’automatizzazione dei processi di confezionamento e di logistica. In questo modo si accelerano i tempi di lavorazione post raccolta con vantaggi sia nell’efficientamento della filiera sia nella qualità del prodotto.

A tutti questi fattori si aggiunge la sostenibilità ambientale da perseguire attraverso la riduzione delle grammature, a parità di prestazione, e l’utilizzo di materiali riciclati e facilmente riciclabili.

Grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo di prodotto e di processo, ILIP si conferma un esempio a livello europeo di messa in pratica dei principi dell’economia circolare, dell’eco design e della richiesta normativa di un crescente impiego di plastica riciclata a favore della riduzione al minimo dell’utilizzo di materia prima vergine.

Tutti i prodotti e i servizi tailor made di ILIP allo stand 115, padiglione B3.